Il mobile first per Google quanto è importante?

06/08/2018
Tempo di lettura: 3 minuti

Indice

Se fino a qualche tempo fa le ricerche venivano effettuate da desktop, nell’era degli smartphone e dei tablet, la ricerca dai dispositivi mobili è diventata predominante.
Facile da capire: la maggior parte di noi utilizza uno smartphone con il quale fa chiamate, invia messaggi, fa foto, ma soprattutto fa ricerche online.

Ma i siti posizionati, che gli utenti trovano nei risultati dei motori di ricerca, sono ben fruibili per la visualizzazione e l’utilizzo da mobile?

Che cosa si intende per mobile first?

e perché è importante utilizzare questo approccio?

Se inizialmente i siti venivano predisposti per una visualizzazione pressoché unica, standard, con l’utilizzo di dispositivi mobili si è reso necessario valutare come poter adattare tale visualizzazione alla variazione delle dimensioni dello schermo: si è quindi passati alla versione responsive e solo recentemente alla mobile first.

Ma cosa si intende di preciso con tale indicazione?
Semplicemente che il sito viene progettato e ottimizzato prima per i dispositivi mobili, poi per la versione desktop: gestito bene uno spazio piccolo resterà ben gestito anche una volta aumentato. Cioè inserendo i contenuti essenziali sulla versione mobile del sito, per una visualizzazione accessibile, all’aumentare della risoluzione gli altri elementi troveranno i giusti spazi, con la variazione della grafica.

Con il vecchio approccio, dovendo ridimensionare una gran mole di contenuti in un piccolo spazio, la visualizzazione da mobile rischiava di essere confusionaria e con elementi fra loro in sovrapposizione.

Qualche numero

Tale approccio si rende oggi più che mai necessario: consideriamo infatti che oltre l’80% delle visualizzazioni viene fatta da mobile!
È importante quindi valutare non solo la grafica e l’adattabilità, ma anche l’esperienza dell’utente e la customer journey.

Se la maggior parte degli utenti cerca da mobile è infatti necessario avere una cura specifica per la UX, la user experience: il sito deve essere cioè raggiungibile, graficamente chiaro e ben navigabile, avendo cura anche di agevolare il percorso dell’utente sul sito.

Questo approccio non solo serve a noi e agli utenti per consentire una navigazione proficua sul sito, e quindi ad avere conversioni, ma anche al motore di ricerca che preferirà siti con ottimizzazione mobile. Google infatti, motore di ricerca a oggi con il 96% di share in Italia, ha iniziato a valutare i siti web utilizzando la visualizzazione mobile del sito.

Come agire e a cosa fare attenzione

Se la premessa è chiara, cioè che il sito deve essere prima studiato per essere ben fruibile da mobile, che da desktop, possiamo concentrarci sugli aspetti verso cui prestare maggior attenzione e cura per garantire una customer journey proficua e accessibile.

  • aspetti tecnici: ossia il design del sito, la sua struttura, attenzione al menù, alle immagini, al tempo di caricamento, ai banner pubblicitari, alle icone.
  • aspetti contenutistici: attenzione a come presentiamo i contenuti sul sito e a come sono organizzati (testo, contenuti multimediali, eventuali call to action).

Per facilitare questo approccio, nei CMS più utilizzati, come WordPress, possiamo trovare dei template che lavorano utilizzando l’approccio mobile first.

Tutto chiaro?

Siamo sicuri che la logica dell’approccio mobile first sia chiara: dopotutto la viviamo quotidianamente.
Speriamo di avervi dato anche qualche spunto per poter fare le verifiche necessarie sul vostro sito e ottimizzarlo al meglio: se però avete dei dubbi oppure non siete sicuri di aver seguito tutte le strade in maniera corretta, contattateci!

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